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Spiraglio di luce per l’estate 2020. Il virus non si trasmette in mare.
Il Corona Virus non è trasmissibile in mare. A dirlo è Gianni Rezza, Direttore del reparto malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità in un’intervista a “IL GIORNO”.
E se l’immaginazione definisce una destinazione, in attesa dell’inizio della fase 2 e disposizioni governative di sicurezza, proviamo ad immaginare come sarà la stagione per i 7420 km di costa italiana, in ritardo certamente, ma con la notizia della settimana che porta il sereno sulle spiagge italiane. «L’acqua di mare non è assolutamente un problema – continua nell’intervista il Dr. Rezza- Anche per le spiagge, non vedo rischi – spiega Rezza – non c’è rischio di essere infettati nuotando o sedendo sulla spiaggia.
Ipotizzando il re- start per la metà di giugno, proviamo a tracciare un percorso di fruizione del mare, che potrebbe essere consentito evitando sovraffollamenti e aggregazioni per i servizi da spiaggia. Seguendo le linee guida dell’OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità per il settore ricettivo, si potrà accedere in struttura evitando file alla biglietteria con i pagamenti diretti usando le tecnologie digitali. Dotarsi di una barriera di vetro alla prima accoglienza, come quella di cui gli hotel si stanno attrezzando, e inserire sul sito dell’impianto balneare un sistema di pagamento diretto ed elettronico con servizi di prenotazione dei lettini, ombrelloni e promozioni sul ristorante e le attività di spiaggia,. Pagamenti on line senza contatto con il personale sia direttamente dal lettino, sanificato quotidianamente con prodotti certificati, prenotato da casa per la giornata al mare.
Si sconsigliano gli apertivi a buffet, meglio il servizio su ordinazione rispettando i protocolli di scurezza per bar e ristoranti, per il personale impiegato, l’igienizzazione delle attrezzature utilizzate, il lavaggio di stoviglie e tessuti per la tavola del ristorante, le disposizioni dei tavoli con 4 persone ogni 10 metri. Per la riapertura della piscina dovremo aspettare più tempo, ma verrà gestita con la disinfezione dell’acqua entro i limiti dettate dalle norme e gli standard internazionali.
Le regole del distanziamento sociale verranno applicate anche per il posizionamento dei lettini nelle aree relax, ovvero con una disposizione che rispetti almeno almeno un metro di distanza tra le postazioni, oppure la soluzione dei gazeboo in legno di quasi 4 metri per gli impianti balneari più attrezzati. Per muoversi ed accedere ai servizi, come si indossano le ciabatte, anche la mascherina sarà l’accessorio dell’estate. Ma in acqua e sulla sabbia, niente pericolo di virus e niente numerati per fare il bagno. Piuttosto bisognerà prenotate il proprio lettino al mare il giorno prima o tentare la sorte chiamando in struttura la mattina stessa. La reception dello stabilimento comunicherà la disponibilità del giorno.
Una nuova fase sta arrivando e La tutela della salute pubblica dovrà essere gestita con procedure anche dopo la fase due. Per questo, in attesa di un protocollo ben definito sulla balneazione, bisognerà aumentare certamente gli standard di igiene e sicurezza, con un’attenzione alla preparazione del personale.
Lo staff degli impianti balneari dovrà essere formato sul Covid-19 in modo che possano portare avanti la loro attività e, allo stesso tempo, prevenire ogni possibile diffusione di Covid-19 all’interno dell’impianto balneare. Il personale sarà in grado, inoltre, di informare gli ospiti che chiedono delle policy interne e delle misure di prevenzione, o di altri servizi di cui l’ospite potrebbe avere bisogno (per esempio, servizi medici).
Sarà presente, inoltre nelle strutture, un “logbook”, ovvero un documento in cui annotiamo le azioni importanti e le misure intraprese con sufficiente dettaglio, includendo ad esempio la data, sanificazioni e disinfettanti usati, il personale che ha condotto le operazioni, il luogo e altri dettagli che possono essere annotati e riutilizzati in seguito per rivalutare e migliorare il proprio piano.
Non mancherà negli stabilimenti balneari il kit sanitario di base per ogni evenienza, composto da:
- Germicida disinfettante (liquido o in gel) o salviette imbevute di disinfettante;
- Mascherine protettive (da notare che le monouso vanno utilizzate una sola volta);
- Guanti monouso;
- Grembiuli protettivi;
- Abiti da lavoro a lunghezza intera e a maniche lunghe;
- Sacco usa e getta per rifiuti pericolosi (o potenzialmente contaminati)
- Termometro per misurazione della temperatura, che consentirà di individuare subito possibili casi di contagio e gestire la procedura.
Sarà un’estate anomala, che partirà in ritardo, ma che si potrà vivere bene se tutti interpreteranno con buon senso il momento storico, ed anche gli amanti del mare rispetteranno, nelle loro abitudini quotidiane, misure di distanziamento sociale, pulizia delle mani ed igiene respiratoria.