Torna la nostra interessante chiacchierata con Marco Rossi di hotelprofessionale.com. Nella scorsa puntata abbiamo imparato quanto sia importante il valore della formazione, oggi invece discuteremo di Digitale e di Performing
Come vedi la concentrazione delle aziende di informatica che operano nel settore del turismo sia in America che in Italia? (ORACLE – ZUCCHETTI) è un vantaggio o uno svantaggio per gli operatori?
Tocchiamo grandi numeri in questo argomento, anche se, in generale si delinea un quadro di luci ed ombre, come spesso accade quando si parla dell’Italia, conseguenza anche di un retaggio storico le cui incrostazioni sono difficili da scalfire.
In Italia abbiamo privilegiato, fino ad oggi, l’ottica commerciale, delegando ad altri paesi la ricerca e l’innovazione tecnologica nonostante la tradizione di eccellenza nell’ hospitality e di alcuni settori software ad esso collegati.
I gruppi Zucchetti e Team-system occupano una posizione di assoluto rilevo se non unico in questo eco sistema, per quanto le cifre non ci devono spaventare abbiamo di fronte due colossi che fatturano ca. 900 milioni di €uro e che hanno nelle loro corde tutto quanto necessario alla corretta gestione di ogni tipologia di struttura a livello gestionale e di BI.
Indubbiamente lo status attuale ha rallentato i loro processi evolutivi che non si sono comunque fermati a differenza di qualche altra piccola software-house in crisi totale.
La mia personalissima opinione è che i cambiamenti repentini che ci mettono di fronte gli attuali scenari saranno il primo filtro di mantenimento e sviluppo di tutti i progetti.
Ad oggi i nostri cervelli sono aggrediti da una enorme mole di dati e di analisi che necessitano sempre di più e meglio di concretezza su cui porre la massima attenzione, forse non ci sarà spazio per tutti ma sicuramente cresceranno gli interpreti più reattivi ai bisogni contemporanei di noi albergatori.
Facciamo delle considerazioni su dati certi.
In Italia ci sono ca. 1.100.000 camere al quinto posto nel mondo dopo USA, India, Giappone e Cina.
Parliamo di gruppi alberghieri, nel mondo Marriot è al primo posto con 7100 hotel e 1.350.000 camere mentre il primo gruppo italiano (UNA Hotels) è in 243° posizione con soli 37 hotel e 5000 camere.
Siamo quinti al mondo, posizionamento di assoluto rilievo ma non esistiamo di fatto nel mondo delle compagnie, facile dedurre che parlare di sviluppo sia molto difficile essendo, per le nostre software-house un terreno ripido da scalare, le nostre imprese, fatte alcune eccezioni, sono ancora lontane da protocolli web-oriented, spesso si pensa ancora al web a pioggia…
Aggiungiamo a questo un ulteriore dato, la seconda azienda al mondo come benessere lavorativo è la statunitense SAS azienda specializzata in BI. (la prima logicamente è Google)
Se analizziamo le aziende “contemporanee” in grado si aiutarci nel nostro lavoro di analisi dei dati in questo mare in tempesta le migliori performance sul suolo italico sono:
- Lybra nel suo modulo più aggiornato (Zucchetti)
- IDEAS del Minnesota con il suo top G3
- la italo-americana DUETTO con l’avveniristico scoreboard
Ottime soluzioni, di grande aiuto nelle scelte ma che devono sempre evitare facili interpretazioni e fraintendimenti.
I dati necessari devono essere sempre freschi ed attendibili e necessitano di una sempre maggiore capacità di interpretazione per poter visualizzare un cruscotto di lavoro utile al miglior risultato.
La strada è quella giusta e, per quanto in salita, deve essere percorsa con la giusta concentrazione, non è una pista per scattisti ma piuttosto una maratona da percorrere con costanza e continuità.
Parlando di Profit Management, cosa puoi dirci?
La mia passione già durante i miei studi Cornell University nel 2009, non è da molto che se ne sente parlare dalle nostre parti, negli ultimi anni ho assistito a sempre più frequenti litigi con il commercialista di turno che paragonava la camera ai chiodi o alle maniglie facendo analisi non rispondenti alle reali necessità della struttura alberghiera.
Oggi pensiamo di essere evoluti portando a compimento delle analisi strutturate, ci dimentichiamo che il metodo USALI di rilevazione dei dati nasce nel 1929…
Le discipline Revenue sicuramente aiutano la produzione ma senza un controllo strutturato di tutti i centri economici e finanziari non ci sentiremo mai al sicuro.
Un metodo vecchio di 90 anni ma che si adatta in modo performante ai nostri dati, una risposta certa all’unica domanda che ci dobbiamo sempre porre… stiamo guadagnando o stiamo solo fatturando?
Il Profit è una bussola imprescindibile del corretto operare quotidiano in Struttura grazie alla quale siamo in grado di capire le nostre performance sotto ogni aspetto.
Spesso consideriamo solo i numeri dimenticandoci gli aspetti più importanti e evidenti, ma talvolta non adeguatamente considerati, fondamentali per il buon mantenimento della struttura:
- dotazioni efficienti
- servizi innovativi
- personale formato
- attenzioni mirate al cliente
È una vera e propria filosofia profit che non parte mai dal prezzo, errore frequentemente commesso, ma che si focalizza sul corretto posizionamento della propria struttura sui propri mercati e sulla percezione di valore che l’ospite attribuisce alla stessa.
Non possiamo pensare solo al Revenue, una Struttura deve essere Profit/Performing oriented per ottimizzare al massimo i propri risultati.
Così nasce il Performing Management da cui la moderna e strutturata azienda turistica non può prescindere non solo in questo momento ma sempre.