Oggi Playhotel Next ha il piacere di scambiare due chiacchiere con Luigi Sciarra, Presidente Skål International Roma e Presidente Ada Lazio Associazione direttori albergo, per analizzare meglio la situazione del turismo anche fuori dai confini nazionali e capire quanto importante e strategico sia mantenere un fronte unito e compatto.
In qualità di presidente Skål International Roma Lei ha una visione privilegiata, quanto ampia, delle necessità del comparto a livello europeo e mondiale. Iniziamo quindi con una considerazione sull’estate ormai iniziata: corridoi turistici e “travel bubble” sono strategie vincenti? Stanno superando i risultati attesi?
Sicuramente sono iniziative di aiuto ai flussi turistici ma purtroppo la grande incertezza di queste settimane la fa ancora da padrona. Confusione sulle regole, difficolta nei trasporti ancora non a pieno regime non aiutano certo una domanda interessante nei numeri che rimane debole e lontana da una ripartenza strutturata. Certamente l’attuale domanda turistica vede privilegiare in molti paesi europei i propri mercati interni . Molti paesi stanno vivendo ancora problemi di contagi che limitano la voglia di grandi spostamenti. Recentissima ricerca , propria di questi giorni, In Italia tra chi vorrà o potrà viaggiare per vacanza soltanto il 5/6 % per cento andrà all’Estero preferendo località nazionali, mare in primis seguito da montagna, laghi e per ultimo le città d’arte. Le vacanze saranno generalmente più brevi ed in molti casi anche con una distanza inferiore dal proprio domicilio. Le motivazioni sono di varia natura e vanno ricercate principalmente nelle varie difficoltà ed incertezze emotive che questa pandemia ha incuneato nelle nostre menti. Non da sottovalutare poi talune difficoltà economiche e/o incertezze in settori del lavoro che, in questi 18 mesi si sono presentate. Ritornando al mood della domanda ci auguriamo che queste iniziative che, unite ad una certezza di regole, possano essere un viatico a ripartire verso un Turismo per tutti.
Il comparto turistico italiano fatica a superare vecchie logiche campanilistiche e presentarsi al mondo con un fronte compatto. Le chiedo quindi: quali benefici potremmo trarre da una cooperazione nazionale, o, meglio ancora, internazionale istituzionalizzata? È un traguardo lontano?
Purtroppo non posso che confermare che le logiche campanilistiche sono le più deleterie per uno sviluppo turistico efficace. Fare fronte unitario è una priorità. In Macro lavorare tutti per il prodotto Italia ed in Micro attraverso la promozione delle tante offerte turistiche del nostro paese. La necessità di creare management system forte votato alla promozione è un beneficio per tutto il comparto, quindi Istituzioni, imprese, credito ,associazioni di categoria e professionali del Turismo, mondo della formazione uniti. La recente crisi dovuta alla pandemia ha fatto scoprire quanto questo sia necessario. Le Istituzioni stanno facendo la loro parte ripristinando il Ministero del Turismo e per la prima volta anche con portafoglio. Ci sono interessi istituzionali verso gli enti di promozione esistenti e la volontà di innovare sotto tutti i punti di vista. Infrastrutture, trasporti, digitalizzazione e formazione.
Traguardo lontano? Forse si forse no? Siamo e dobbiamo essere fiduciosi in un cambiamento che prima di tutto deve nascere da noi stessi.
Dobbiamo unire gli intenti, sforzarsi ad essere sempre più penetranti nella domanda Turistica. Come? Pensare che ora è il tempo di fare un passo indietro, magari tutti, organizzarci al meglio per farne poi , tutti insieme tanti in avanti.
Il turismo ed i suoi benefici, specialmente economici sui territori, dovrà godere anche di una presa di coscienza diversa da quella fin qua avuta. Mi spiego meglio: il Turista per raggiungere il nostro Paese ha bisogno di infrastrutture di vario genere come trasporti, strade, ecc, fa girare l’economia perché soggiorna e vive nelle nostre città, cose che sono e rimangono poi per tutti, in primis per i residenti delle destinazioni turistiche. Quindi accogliamo il Turista consapevolmente diventando magari un po’ tutti e non solo gli addetti ai lavori, ambasciatori del nostro tesoro Italia.
Skål è la più antica e la più grande Associazione Mondiale del Turismo, ben conscia degli impatti (sia positivi che negativi) che l’industria turistica può avere sullo sviluppo di un paese. Cosa si sta facendo, a livello globale e italiano, per promuovere un turismo più responsabile e sostenibile? Quale progetto ritiene il vostro più grande successo?
La crisi COVID ha dato una nuova spinta alla ripresa con nuovi parametri e obiettivi. Il turismo com’era prima, con i suoi enormi numeri a costo di danneggiare gli ambienti naturali, culturali, artistici e sociali, semplicemente non è sostenibile. Inoltre, tutti i paesi del nostro continente si sono impegnati nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per gli obiettivi di sviluppo sostenibile. Parlo di nazioni unite anche perché lo Skal International ha un rappresentante permanente presso UNWTO.
Per lo Skal Roma, come associazione internazionale, la priorità è quella di identificare le migliori pratiche e progetti conformi agli obiettivi dell’Agenda 2030 su sei temi legati al turismo in Europa, e in Italia.
Il board ed i suoi consiglieri di Roma sono concentrati su varie iniziative che puntano nello specifico ad un turismo responsabile, sostenibile ed etico.
Si lavora per sviluppare il turismo artistico e culturale, preservando il patrimonio in città e comunità sostenibili; il turismo enogastronomico che protegge al tempo stesso le buone pratiche per una produzione e consumo responsabile.
Si sta ragionando su nuovi approcci al marketing e alle vendite che prevengono l’eccesso di turismo e l’eccessivo sfruttamento delle destinazioni attraverso il lavoro dignitoso e la crescita economica. Programmi di ricerca e innovazione che forniscono agli operatori del turismo maggiori possibilità di istruzione, previsione e pianificazione.
Questo lavoro poi viene divulgato a livello locale, nazionale ed internazionale.
Come? Facendo rete con tutti gli stakeholders del settore, le associazioni e le Istituzioni. I nostri Soci a Roma ricoprono cariche nel mondo istituzionale come il Presidente dell’Enit Palmucci. Personalmente mi occupo dei rapporti proprio con le istituzioni, incontrando a livello locale/regionale/nazionale i responsabili.
Avendo identificato questo come mercato di prossimo sviluppo, all’interno del Club Skal Europe, abbiamo creato una rete di gemellaggi con le maggiori capitali Europee: Berlino, Parigi, Stoccolma, Praga e Bucarest. Seguiranno a breve Madrid, Vienna e per la Svizzera, Ginevra.
Stiamo promuovendo la destinazione Roma con un’ottica di nuove possibilità di offerte come quella di vacanza lunga. Quindi non più una città da city break ma un posto dove trascorrere più giorni visitando nel raggio di 50 km tantissime cose: mare, laghi, storia, cultura ecc.
Lo Skal di Roma sta crescendo non solo come gruppo ma anche come facilitatore nella nascita di nuovi Club in Italia, recente quello in Calabria e a giorni quello a Napoli. Lo Skal è soprattutto un forum permanente di studi e di idee che ogni socio può conferire per sviluppare il proprio territorio. Idee e progetti, come quello della destinazione area metropolitana di Roma, da presentare e divulgare a livello internazionale.