Lo Shopping tourism sta diventando una componente sempre più rilevante della catena del valore del turismo. Per una certa categoria di viaggiatori, infatti, lo shopping è passato da elemento marginale a fattore determinante nella scelta della destinazione di viaggio: una componente fondamentale nell’esperienza di viaggio complessiva e, in qualche caso, persino la principale motivazione del viaggio.
Un’opportunità per le strutture ricettive, che possono sfruttare questa tendenza di mercato con esperienze uniche che portino nuovo valore alla loro offerta turistica, rafforzando e persino ridefinendo il loro marchio e posizionamento.
“Shopping tourism”: un trend in crescita
È un quadro positivo quello dipinto da ‘Shopping Tourism Italian Monitor’, il rapporto sul fenomeno del Turismo dello shopping, o Shopping tourism, a cura della società di ricerca e consulenza Risposte Turismo.
Tra i fattori che risultano influenzare maggiormente la scelta della destinazione di viaggio, spiccano oggi dopo sconti, saldi e promozioni (67%), la vicinanza ad attrazioni e luoghi di interesse (38%), la presenza di prodotti e/o produttori unici (34%), l’offerta commerciale (31%) e i servizi disponibili, dai trasporti alle app dedicate (26%).
E in questo quadro, l’Italia, con i suoi numeri, è tra le mete più ambite dai Turisti dello shopping, o Shopping tourists. Oltre 1.300 botteghe storiche diffuse tra le 10 principali città turistiche del Paese (Bologna, Ferrara, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Padova, Parma, Roma, Verona). Più di 80 vie dello shopping su territorio nazionale, tra cui via Montenapoleone a Milano, Via dei Condotti a Roma, Via Tornabuoni a Firenze e Via dei Mille a Napoli. E ancora ben 26 tra outlet e department store, per una superficie complessiva di 725.000 mq di aree commerciali.
Lo Shopping tourism sta di fatto diventando una componente sempre più rilevante della catena del valore del turismo: da elemento marginale a fattore determinante nella scelta della destinazione, e, in qualche caso, persino la principale motivazione del viaggio.
Chi è e cosa cerca lo shopping tourist?
L’individuazione del Turista dello shopping non è semplice. Infatti bisognerebbe indagare la prevalenza di un’attività, di un interesse, di un comportamento all’interno di una vacanza, per capire se il profilo di un particolare turista sia propriamente quello shopping oriented o più in generale quello culture oriented. L’unica strada valida, dunque, per identificare lo shopping tourist come tale è quella della motivazione al viaggio.
Se è vero che quella che si va a delineare è ancora una nicchia di mercato, è anche vero che questa nicchia è in forte crescita. In particolare, potendo contare sulla forza del Made in Italy e allo stesso tempo sulla presenza dei grandi marchi internazionali, il nostro paese è tra i principali in Italia e nel mondo a beneficiare di questo trend.
In base poi ai sondaggi eseguiti da Risposte Turismo, i luoghi di acquisto preferiti dai viaggiatori risultano essere: negozi del centro e vie dello shopping (61%), centri commerciali (49%), outlet (41%). Da segnalare inoltre come, al di là di chi viaggia per shopping, per 3 turisti su 5 gli acquisti avvengono in stazione o aeroporto, a testimonianza della loro importanza spesso sottovalutata.
Sfruttare le opportunità offerte dallo Shopping tourism
Ma come possono le strutture ricettive beneficiare del trend dello Shopping tourism?
I modi sono molti, bisogna solo trovare quello più adatto al proprio hotel e target. L’idea è quella di creare esperienze uniche che portino nuovo valore alla tua offerta turistica, in maniera tale da rafforzare o persino ridefinire il tuo brand e posizionamento.
Qualche spunto?
Puoi ideare tour legati allo shopping e ai prodotti locali, portando i tuoi ospiti alla scoperta di botteghe e artigiani del territorio. E ancora, accompagnare i turisti negli store dei grandi brand nazionali e internazionali presenti in città, in un tour dedicato a fashion e luxury. O infine puoi offrire ai tuoi clienti la possibilità di effettuare esperienze di shopping accompagnati da shopping consultant. Da non sottovalutare l’idea di organizzare aree shopping direttamente all’interno dell’hotel.
Quello che conta è trovare una proposta tailor-made, che vada incontro alle preferenze e alle esigenze dei clienti, ma che allo stesso tempo rispetti la specificità della struttura alberghiera e del suo territorio.